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Colpa dell’interferenza: analisi contrastiva di errori negli scritti di studenti universitari slovenofoni di italiano
This contribution aims to address and show the crucial points of mother-tongue interference in the writing of Slovene-speaking learners of Italian. The issue is presented on the basis of a comparison between the language rules in Slovene and Italian in relation to the difficulties encountered in concrete contexts. The goal of this article is to identify the hypotheses underlying learners’ language choices. The article illustrates the mistakes made in the choice of verbal paradigms (consecutio temporum; doubts regarding choosing between the perfect and the imperfect and the explicit and implicit forms; some passive constructs; and the subjunctive) as well as the difficulties in using articles and certain adjectives and pronouns (possessive, demonstrative, and relative ones). The work also contains documented and commented examples of errors in the use of the comma and cases of interference that can be attributed to “false friends” (errors of spelling and of a morphological-syntactic, derivational, and lexical nature). The results of this analysis confirm the need for a conscious integration of direct teaching, noticing linguistic mechanisms, and a focus on form in learning processes in order to regulate the input, facilitate understanding, and stimulate natural processes of acquisition.
Questo contributo mira ad affrontare e indicare i punti nevralgici dell’interferenza della lingua madre negli scritti degli apprendenti slovenofoni in lingua italiana. La questione viene presentata a partire dal confronto tra le norme linguistiche in sloveno e italiano in relazione alle difficoltà riscontrate in contesti concreti. L’obiettivo del contributo è individuare le ipotesi che stanno alla base delle scelte linguistiche degli apprendenti. Sono illustrati gli errori commessi nella scelta dei paradigmi verbali (consecutio temporum, dubbi di scelta tra i perfetti e l’imperfetto e tra le forme esplicite e implicite, alcuni costrutti passivi, il congiuntivo) nonché le difficoltà d’uso dell’articolo e alcuni aggettivi e pronomi (possessivi, dimostrativi e relativi). Sono inoltre documentati e commentati gli esempi di errori nell’uso della virgola e casi di interferenze attribuibili al settore dei «falsi amici» (errori di natura ortografica, morfologico-sintattica, derivazionale e lessicale). I risultati di quest’analisi ribadiscono la necessità di una integrazione cosciente dell’insegnamento diretto, della consapevolezza dei meccanismi linguistici (noticing) e dell’attenzione alla forma (focus on form) nei processi di apprendimento per mettere ordine nell’input degli apprendenti e per facilitare la comprensione e per stimolare i processi naturali di acquisizione.